giovedì 30 gennaio 2014

I giorni della Merla 29, 30, 31 gennaio

 
"Le giorne dill'inverno so' mózzeche". Questo proverbio, oltre ad indicare la brevità delle ore di luce nei giorni invernali, intende come il freddo "morde" in questo periodo - secondo la cultura popolare il suo apice è durante gli ultimi tre giorni di gennaio: i cosiddetti "giorni della merla".
Sono così chiamati  in riferimento ad una leggenda che ha come protagonista una merla che si rifugiò in un camino per ripararsi dal forte freddo di questo mese. Credendo poi di aver superato il periodo più rigido, uscì e si rivolse al Cielo dicendo: "Più non ti curo Domine, che uscita son dal verno!". Gennaio, che un tempo aveva 28 giorni, per punire la superbia dell'uccello, ne chiese in prestito tre a febbraio e li rese ancora più freddi di quelli già trascorsi. Si racconta pure che la merla, il cui colore delle penne era bianco, per questo suo comportamento se le ritrovò tutte nere.
(tratto da: "Si 'l cuntadino fusse 'nduìno nun sarèbbe màe puvarìno" di Gianluca Braconcini).
 
Nei giorni di freddo intenso le fontane di Viterbo, quasi una in ogni piazza del centro storico cittadino, diventano sculture di pietra e ghiaccio.. affascinante e prezioso decoro alla città.
In particolare, la fontana dei 4 leoni a Piazza delle Erbe (in foto) è il termometro cittadino.. se i leoni hanno la barba allora fa proprio freddo!!
 

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