Carnevale è un tripudio di sapori in ogni regione d'Italia. In particolare nel viterbese, alto Lazio, i dolci fritti della tradizione sono gli struffoli anche detti castagnole con la sambuca, le frappe, i ravioli con la ricotta, le fregnacce...tutto poco dietetico ma molto molto buono!!
per chi volesse cimentarsi.. riporto le ricette!
Castagnole viterbesi alla sambuca o struffoli (il termine castagnola significa 'piccola castagna', questa è la forma finale dei dolcetti)
ingredienti: 4 cucchiai di zucchero, 4 cucchiai di olio di oliva (o 100 gr burro), 4 cucchiai di acqua, 4 cucchiai di sambuca viterbese, 4 uova, buccia di limone, zucchero a velo, farina q.b., olio per friggre, lievito una bustina
procedimento: lavorare le uova con lo zucchero, aggiungere lentamente l'olio di oliva, la cartina di lievito, la buccia grattugiata di un limone, la sambuca, l'acqua e la farina che prende, per ottenere una pastella di consistenza media. In una padella con olio caldo, versare, usando un cucchiaino da dessert, un po' di pastella, tenendo lontano una cucchiaiata d'impasto l'una dall'altra. Riempito la padella si rotea con il machino in moda da far prendere all'impasto la forma sferica. Durante la cottura questo si gonfia e diventa una pasta soffice. Una volta cotte le castagnole sono lasciate raffreddare su carta assorbente da cucina e quindi spolverate di zucchero a velo.
Variante delle castagnole con il latte:
ingredienti: 2 cucchiai di latte, 2 cucchiai di zucchero, 1/4 cartina lievito, farina q.b., zucchero a velo, buccia di limone, un bicchierino liquore, 1 cucchiaio olio, olio per friggere
Frappe o chiacchere
ingredienti: 300 gr di farina, 100 gr di zucchero, 1 uovo e 1 rosso, 50 gr burro, una puntina di sale, mezzo bicchiere di vino, olio per friggere
procedimento: fare una impasto con uova, burro, 1 cucchiaio di zucchero, sale, farina e vino. Lasciarlo riposare per un'ora in ambiente tiepido e coperto con un panno. Distendere la pasta a sfoglia, ritagliarla in nastri lunghi 10 cm e larghi 3-4 cm con una rotellina dentata. Porli nella padella con olio caldo e friggerli, fino a raggiungere doratura. Asciugarli su carta assorbente e spolverizzarli di zucchero a velo.
Ravioli con la ricotta fritti
ingredienti: 500 gr farina, 2 uova, burro, 1 bicchiere latte, 1-2 cucchiaini zucchero, sale. Per il ripieno: 600 gr ricotta, 250 gr zucchero, 1 uovo intero, un rosso, cannella, un limone, Rum
procedimento: fare la pasta con farina, un uovo e un rosso, una noce di burro, zucchero, pizzico sale, latte quanto lo prende. Una volta impastata lasciarla riposare per mezz'ora poi distenderla a sfoglia e tagliarla in strisce larghe 15 cm. A parte preparare il ripieno impastando ricotta, zucchero, cannella, due uova, buccia grattugiata di un limone, due bicchierini di Rum. L'impasto va depositato a piccole cucchiaiate distanti 10-12 cm l'una dall'altra sulle strisce di pasta, le quali verranno poi ripiegate in modo da far coincidere i bordi laterali. Ora procedere nel tagliare i ravioli a mezza luna con un'apposita rotellina. Comprimere quindi i bordi di ciascun raviolo, bucarli con la punta della forchetta e friggere i ravioli in olio caldo. Adagiarli su carta assorbente e spolverizzarli di zucchero a velo.
Fregnacce o Frittelloni dolci
ingredienti: farina di grano, olio, sale. Per il ripieno: ricotta condita, cioccolato fondente, miele, nocciole, marmellate, zucchero, cannella etc.
procedimento: preparare la pastella amalgamando farina con l’acqua fredda, salare il tutto e lasciar riposare per un'ora. Riscaldare un po’ d’olio e poi versarlo in una tazza, versare nella stessa padella un sottilissimo strato di pastella e agitare la padella per evitare che si attacchi; a cottura ultimata porre la fregnaccia su un piatto e mettervi sopra pecorino grattugiato, formaggi o acciughe e ricotta, o marmellata o cannella, miele, nocciole. Per consumarla si può arrotolare come un cannolo.
Buon appetito con i dolci di carnevale della tradizione viterbese!
Ricette tratte da I. Arieti, Tuscia a Tavola - Ricette, curiosità, tradizioni gastronomiche dell'Alto Lazio, Primaprint Editori, 1996
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