La notizia è di un'ora fa, ore 15.49 del 4 dicembre 2013: la macchina di Santa Rosa è Patrimonio Immateriale Unesco. Obiettivo raggiunto insieme alle altre grandi macchine a spalla della tradizione italiana: i Gigli di Nola, la Varia di Palmi, i Candelieri di Sassari.
La macchina di Santa Rosa è una tradizione centenaria tanto amata dai viterbesi: in onore di Santa Rosa, giovane terziaria francescana morta già in fama di santità a solo 18 anni nel 1251, viene portata in spalla da 100 uomini, i facchini di Santa Rosa, la così detta macchina, una sorta di alto campanile che "cammina", mossa dal passo dei facchini, in cima alla quale c'è la statua della Santa.
Il percorso si svolge lungo 1km e 200 metri, nel centro storico di Viterbo, da Porta Romana presso la Chiesa di San Sisto, al Santuario di Santa Rosa, che accoglie dal 1258 la teca con il corpo incorrotto della santa, visibile.
La macchina è illuminata artificialmente con lampadine e con fiaccole; è alta circa 30 metri e pesa 4tonnellate e mezzo. Lungo il percorso vi sono 7 soste (compresa la partenza e l'arrivo), dove i facchini hanno la possibilità di fermare la macchina e riprendere fiato, oltre che lasciarla ammirare dalla folla calorosa e commossa. L'invito è quello di raggiungere Viterbo per una vacanza nella Tuscia e il 3 settembre ammirare lo spettacolo affascinante e unico del trasporto della macchina di Santa Rosa... patrimonio Unesco!
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