venerdì 6 marzo 2015

Civita di Bagnoregio e il Crocifisso che parlò

A Civita di Bagnoregio, nella chiesa di San Donato, l'antica Cattedrale, è custodito un Crocifisso ligneo del XV secolo, davvero particolare. Secondo un'antico racconto, sembrerebbe che il Crocifisso abbiamo parlato ad una vecchina nel 1499, esaudendola nella sua preghiera (far cessare la pestilenza) in cambio però della sua stessa vita. 
Il crocefisso, di scuola donatelliana, ha un'altra particolarità: sembra che, a seconda del punto in cui lo si guardi, possa apparire una sua espressione differente: esanime, tormentato, nel patimento. 

La notte del venerdì santo viene portato in processione fino a Bagnoregio..una leggenda dice che entro mezzanotte debba far ritorno nella sua chiesa, pena la scomparsa definitva di Civita stessa....e comunque la perdita della proprietà del crocifisso da parte del Borgo...


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giovedì 5 marzo 2015

Il prezioso soffitto del Santuario della Madonna della Quercia

Proprio nel cuore della Tuscia un soffitto meraviglioso...ricoperto con il primo oro venuto dalla Americhe..regalo di Carlo V a papa Paolo III Farnese e, da quest'ultimo, donato poi al Santuario della Madonna della Quercia...
 il soffitto ligneo a cassettoni è decorato da 48 gigli farnesiani in altrettanti lacunari profondi 60 cm ciascuno, 261 mq di soffitto ad un'altezza di 19 mt, coperto con 60kg d'oro zecchino. Il soffitto del Santuario della Madonna della Quercia fu realizzato da Giovanni di Pietro detto Pazera (1518-1530) su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, Lo stemma di Paolo III e i gigli della famiglia Farnese furono aggiunti nel 1536 quando a proprie spese il Papa fece realizzare la sfarzosa doratura.